Come (non) ti Pubblicizzo il Gioco

I videogiocatori esperti sanno quando fidarsi delle pubblicità e quando starne alla larga. Sappiamo, quindi, che i publisher gettano l'amo per i consumatori sprovveduti mandando in onda pubblicità con sequenze in computer grafica che nulla hanno a che vedere con il gioco. Oltre un decennio addietro, sul retro delle copertine venivano addirittura stampate le immagini della versione migliore del gioco: immaginatevi un titolo per Commodore 64 che riportava le immagini della versione Amiga! Fortunatamente, la questione delle immagini faziose è stata affrontata diversi anni fa dagli organi competenti e, ora, ciascuna confezione gode di immagini veritiere o - se vi fossero più versioni ritratte - ne è riportata la versione.

La pubblicità in TV, però, è ancora esente da questa forma di controllo, anche siamo arrivati a un punto di svolta. Le lamentele di tre consumatori in merito alla non veridicità delle sequenze in computer grafica mostrate nella pubblicità di Call of Duty 2 hanno risvegliato il Broadcast Advertising Clearance Centre e l'Advertising Standard Authority inglesi, che hanno bandito la pubblicità del titolo Activision dai circuiti televisivi locali. Commentando le pratiche ingannevoli sfruttate dai publisher per pubblicizzare il proprio gioco in TV, Matthew Baily, BACC copy group manager, ha ammesso l'ignoranza in materia, ma anche una gran voglia di recuperare il terreno perduto. Le pubblicità di Ghost Recon Advanced Warfighter e Commandos Strike Force vanno ora in onda con un avviso in sovraimpressione. E' stato fatto il primo passo, anche se, per ora, limitato al Regno Unito.

Riferimenti:
[MCV: TV ad 'lies' face ban]

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