Recensione/ WET

Bullet time, acrobazie e un feeling inconfondibilmente tarantiniano contraddistinguono le gesta di Rubi, mercenaria sarcastica finita suo malgrado in un affare troppo grosso

WET
Sviluppatore: Artificial Mind and Movement
Editore: Bethesda Softworks
Distributore: Namco Bandai Games
Genere: Azione
Piattaforma: Xbox 360 (disponibile per PlayStation 3)
Titoli correlati: Max Payne 2 (PC), Stranglehold (PC, PlayStation 3, Xbox 360)

Sporca di sangue

Quando si parla di azione al rallentatore non si può non pensare a Max Payne; guardando le acrobazie impossibili la mente corre verso Stranglehold di John Woo; di fronte ai flashback e al montaggio sporco che strizza l'occhio agli anni '70 si intravede la mano di Tarantino; l'eroina Rubi armata di spada che combatte contro decine di scagnozzi in doppio petto palesa un'ispirazione ancor maggiore al cineasta e al suo Kill Bill. WET è un continuo richiamo a qualcosa di già visto che pone il giocatore in un ambiente familiare ma non per questo meno intrigante.


Come negli action movie di Hong Kong degli anni '70, la vicenda volutamente trash slitta da una parte all'altra del globo solo per giustificare una nuova sparatoria, di tanto in tanto interrotta da qualche sezione di esplorazione che lascia prendere fiato. Incastrata in una guerra fra due signori della droga, la protagonista inizia una battaglia all'ultimo sangue non tanto per fare giustizia, ma per salvare la propria pelle. Ai fianchi porta due pistole - a cui si affiancheranno doppiette, mitra e balestre esplosive -, che usa per colpire più bersagli contemporaneamente mentre si lancia in evoluzioni sui muri, scivolate o salti impossibili. Il tutto al rallentatore.


Il bullet time di WET è infinito e quella che in passato era un'abilità speciale da centellinare diviene una pratica che accompagna ogni singolo sparo durante la decina di ore di gioco. L'incentivo all'uso è enfatizzato dalle combo e dai conseguenti punti esperienza, naturalmente "spendibili" per imparare nuove abilità e potenziare l'arsenale. Con una mira a 360° grazie al controllo indipendente delle pistole e una discreta interazione con le ambientazioni, l'effetto scenico è assicurato e, anche se l'azione finisce per appiattirsi sulle stesse mosse, il risultato è apprezzabile. Sempre più ispirate a Kill Bill spiccano le sezioni di "collera", in cui Rubi viene letteralmente accecata dalla rabbia e si trasforma in una veloce macchina da combattimento, con tanto di stile grafico in tinte rosse e nere a là Mad World.


Sono le acrobazie e i movimenti limitati di Rubi a incatenare la vena creativa del giocatore. Non è possibile concatenare le evoluzioni, nè interromperle, nè ancora transitare agevolmente dalle armi da fuoco a quelle da taglio. WET propone un sistema di combattimento legnoso e per nulla personalizzabile: che non sia possibile correre sul muro dopo un salto o che non sia nemmeno previsto il salto sul posto è francamente fuori dal mondo per un titolo del genere. Stonano anche le sezioni di inseguimenti sui tetti delle automobili, relegate a semplici sparatutto su rotaie con qualche quick time event.


E' un peccato, perchè una maggiore libertà di gestire lo spazio intorno a sè avrebbe sicuramente conferito al titolo Artificial Mind and Movement una marcia in più. Così com'è, invece, WET lascia a desiderare, pur fornendo una discreta dose di divertimento dovuto alle sparatorie incessanti e fracassone ma anche ai dialoghi sarcastici. Senza contare l'eccellente colonna sonora che, in aggiunta all'effetto vintage (un po' fastidioso, a dire il vero) e al doppiaggio (forse) volutamente fuori sincrono, ricrea alla perfezione lo spirito anni '70.

Raffaele Cinquegrana

Aspetti Positivi: richiami tarantiniani; atmosfera dei film d'azione di Hong Kong; sparatorie con evoluzioni; azione intrigante senza sosta; dialoghi crudi e sarcastici; colonna sonora mozzafiato
Replay Value: discreto. Sfide da sbloccare e corsa agli high-score
Aspetti Negativi: acrobazie legnose e poco personalizzabili; assenza di movimenti base; sezioni su strada fuori luogo; doppiaggio spesso fuori sincrono; effetto vintage a lungo andare fastidioso
In Sintesi: A dispetto delle premesse, WET non ingrana e resta vittima delle sue stesse evoluzioni, nonostante non manchi di intrattenere durante tutta l'avventura

Commenti

  1. Ottima recensione. Alla fine non si è discostato molto da quanto ci si aspettava.

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