Recensione/ Dragon Ball: Raging Blast

Goku, Gohan, Piccolo, Trunks e tutti, ma proprio tutti i protagonisti di Dragon Ball Z tornano in un nuovo picchiaduro a incontri per la gioia - o quasi - di tutti i fan.

Dragon Ball: Raging Blast
Sviluppatore: Spike
Editore: Namco Bandai Games
Distributore: Namco Bandai partners Italia
Genere: Picchiaduro
Piattaforma: PlayStation 3 (disponibile per Xbox 360)
Titoli correlati: Dragon Ball: Budokai Tenkaichi 3 (PlayStation 2); Naruto: Ultimate Ninja Storm (PlayStation 3); BlazBlue: Calamity Trigger (PlayStation 3, Xbox 360)

Piccoli Sayan crescono

L'universo creato dallo Studio Bird e Akira Toriyama risiede ora in unico Blu-Ray da inserire nella propria console. Con 70 personaggi - trasformazioni e varianti incluse - e una modalità storia completa di tutti gli intrecci possibili (anche quelli non contemplati nella serie), Dragon Ball: Raging Blast è uno dei progetti più ambiziosi che impacchettano la magia dell'anime. Tanto da rendere omaggio agli appassionati con un enciclopedia di approfondimento e un editor dei personaggi per adattarne lo stile di combattimento ai propri gusti. La meccanica di gioco rimane ancora incentrata sui combattimenti uno contro uno - sono ancora assenti gli scontri di gruppo, purtroppo -, ma in alcune occasioni è ravvivata dall'alternarsi di diversi personaggi seguendo per filo e per segno gli avvenimenti decisi a suo tempo dal rinomato mangaka.


Alla modalità principale che riprende le varie saghe di Dragon Ball Z si affiancano le indispensabili sessioni di allenamento, di survival e combattimenti a tempo e l'ottima componente online, un ricco banchetto che incrementa la longevità complessiva. Anche da guardare, il lavoro di Spike è quanto di più vicino ai disegni animati ci possa essere, con modelli poligonali fedelissimi, colori vivaci e i tipici combattimenti furiosi fatti di sfere di luce e scambi di colpi velocissimi. Estremamente blande nell'aspetto (come la saga animata, d'altronde), le arene di gioco si distinguono per vastità e interattività, costituendo un ulteriore elemento da tenere in considerazione.

Rispetto agli episodi precedenti, Dragon Ball: Raging Blast cerca una maggiore profondità nel sistema di combattimento, che rischia però di perdere parte dell'accessibilità utile al pubblico di giovanissimi. Quando si deve passare dalla fase di "button-mashing" a quella avanzata, si ha a che fare con combinazioni di tasti un po' troppo intricate che, oltre che essere difficili da eseguire, risultano anche poco ergonomiche. Si può fare una discreta figura affidandosi ai comandi di base - alcune mosse speciali si eseguono con la sola leva analogica destra -, ma la difficoltà piuttosto elevata sarà presto una barriera invalicabile... soprattutto se l'avversario ha il cameraman come alleato.


E' quantomai raro osservare una gestione della telecamera così inopportuna in un picchiaduro. La visuale incespica in qualunque ostacolo si presenti, oscurando l'avversario o addirittura puntando da tutt'altra parte. Accade di frequente che i personaggi escano dall'inquadratura in corrispondenza di un muro, o che si perda completamente traccia del nemico dopo averlo scagliato in lontananza. Ancor più del sistema di controllo, la telecamera è il maggior difetto di Dragon Ball: Raging Blast, che rischia davvero di rovinare un'esperienza di gioco altrimenti caldamente consigliata a tutti gli appassionati della saga.

Raffaele Cinquegrana

Aspetti Positivi: 70 personaggi; universo di Dragon Ball Z al completo; molteplici modalità di gioco, comprese quelle online; azione frenetica; ripropone in pieno lo spirito dell'anime; personalizzazione
Replay Value: buono. Tanta carne al fuoco per gli appassionati
Aspetti Negativi: telecamera terribile; controlli poco ergonomici; arene di gioco ampie ma spoglie
In Sintesi: Dragon Ball: Raging Blast è una delle migliori trasposizioni videoludiche della serie di Toriyama. Peccato per la telecamera e i controlli non proprio accessibili

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